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MORRIS IN SCIOPERO IL 24 FEBBRAIO
POSSIBILITA' COMMERCIALI SEGNALATE DAI SINDACATI
100% L'ADESIONE ALLO SCIOPERO DI DUE GIORNI
LE VOCI DELLO SCIOPERO DI OGGI 10 FEBBRAIO 2020
Morris chiude la fabbrica, oltre 100 i posti a rischio
Situazione difficile per lo storico marchio di profumi dovuta in gran parte alla perdita del marchio Ferrari
Si intravedono giorni difficili per le lavoratrici e i lavoratori della storica azienda di profumi di parmigiana Morris. L’azienda, ha infatti annunciato ai sindacati di voler cessare l’attività nei primi mesi del 2020. A rischio secondo i sindacati di categoria Filctem-Cgil, Femca- Cisl e Uiltec-Uil vi sono oltre 100 posti di lavoro di cui la maggior parte sono donne.
“È un durissimo colpo allo stomaco”osservano le organizzazioni sindacali di categoria che hanno ricevuto la notizia durante l’incontro con i delegati della direzione aziendale nella sede dell’Unione Parmense Industriali.
La proprietà ha infatti dichiarato la volontà di cessare l’attività produttiva per mezzo di liquidazione volontaria entro i primi mesi del 2020 a causa della situazione di difficoltà economica vissuta e legata in gran parte alla perdita di un marchio importante, Ferrari, che rappresentava circa 80% del fabbisogno economico.
“Malgrado una situazione drammatica - dichiarano Davide Doninotti (Filctem- Cgil), Germano Giraud (Femca-Cisl) e Sarah Leonelli (Uiltec-Uil) la dichiarazione della volontà di chiudere ci è giunta inaspettata. Parliamo di un’azienda che era simbolo della profumeria di Parma, che contiene esperienza e professionalità e che oggi decide di chiudere le attività e mettere a rischio più di 100 posti di lavoro, di cui il 95% di occupazione femminile”.
Un quadro presentato dopo una cassa integrazione ordinaria della durata di 6 mesi già effettuata nel 2019 dove a più riprese la proprietà ha espresso la volontà di ricercare sul mercato soluzione alternative alla perdita di un marchio storico. Oggi invece, il volta pagina, la decisione è quella di cessare l’attivi tà.
“Non lasceremo intentata nessuna strada - affermano i sindacalisti - . Dal primo giorno delle trattative il nostro obiettivo sarà volto a trovare soluzioni a sostegno di questi lavoratori, che nessuna colpa hanno di questo tracollo finanziario. E tenteremo di coinvolgere tutti i soggetti che possano aiutare a risolvere questa situazione, istituzioni comprese”.
Intanto è stato deciso un pacchetto di due giorni di sciopero da effettuarsi lunedì e martedì prossimo. Per lunedì alle 9 è previsto anche un presidio con assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori davanti ai cancelli dell’azienda a Roncopascolo.
Sara Martano