Riccione, 19 novembre 2015. "Allargare la rappresentanza ha un significato di scelta, quella di aver messo al centro di tutte le nostre discussioni i giovani, le donne, gli imigrati, i precari, i disoccupati, gli anziani. Sono loro che hanno caratterizzato i contenuti di questa nostri lavori". Le parole della Segretaria generale, Annamaria Furlan, nel suo intervento conclusivo alla Confedernza Organizzativa Progammatica della Cisl. "Sono commossa dalle parole che ho ascoltato nel filmato sui nostri giovani. Nessuno ha sgomitato ma ognuno ha lanciato la stessa richiesta: ascoltateci. E noi dobbiamo dare risposte a queste richieste mettendo al centro del nostro lavoro il cuore. Se il tecnicismo diventa l'obiettivo e non lo strumento altri lo sanno fare meglio di noi. Il cuore per chi fa il sindacalista, la sindacalista è necessario, perchè agire e ragionare con il cuore significa accogliere chi chiede, chi ha bisogno, con un sorriso e con una disponibilità che unitamente alla professionalità stanno a significare che il sindacato c'è".
Bisogna quindi -per la Segretaria generale- allargare la rappresentanza a coloro che solitamente sono più in difficoltà coniugando i bisogni antichi con i nuovi bisogni. "Dalle ricerche presentate ci siamo accorti che abbiamo saltato un generazione: quella compresa tra i 30 e i 45 anni e la dobbiamo assolutamente recuperare".
"La Cisl esce rafforzata da questa Conferenza nella sua linea strategica ma anche al suo interno, avendo capito quali solo le sfide e le opportunità ma soprattutto avendo capito i bisogni su cui lavorare. Sfide per il futuro che vogliamo vincere perchè signifca far vincere un modello sindacale inclusivo. Dobbiamo quindi formare teste e cuori di chi domani avrà nelle sue mani la Cisl del futuro"