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Province: operazione a cuore aperto

Mercoledì 8 aprile 2015, alle ore 15.00 , presso Sala Giorgioni , Via Amendola 2 - Bologna si è tenuto il Coordinamento regionale RSU e SAS CISL FP di Regione, Arpa, Citta’ Metropolitana e Province dell’Emilia-Romagna. Titolo dell'iniziativa "Per fare una riforma, ci vuole un progetto Quale è quello della Regione Emilia-Romagna?" 

Da tempo ormai la Cisl sta sollecitando le istituzioni regionali a confrontarsi con sindacati e con lavoratori sul futuro assetto delle funzioni.

Non basta la firma di un protocollo che stabilisce criteri per eventuali mobilità e risorse per il personale delle Province, è ora di parlare di funzioni e di servizi a cittadini e imprese.

Cisl Fp Emilia Romagna

Riforma Province. Firmato documento d’intenti tra sindacati e presidente Regione Emilia-Romagna CLIKKA QUI

La situazione a Piacenza Sottoscritto protocollo con i sindacati

La situazione a Parma CLIKKA QUI e GUARDA IL VIDEO con l'intervento dell'FP CISL

Firenze, 25 febbraio 2015 - "E' stato di agitazione per il personale delle amministrazioni provinciali. A proclamarlo con Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl, le centinaia di quadri e dirigenti sindacali delle amministrazioni provinciali di tutta Italia che hanno partecipato oggi a Firenze all'iniziativa nazionale di mobilitazione delle tre sigle.

"Questa assemblea - spiegano le tre organizzazioni sindacali - rappresenta il trampolino di lancio della nostra protesta. Non ci fermeremo fin quando il Governo non garantirà risposte certe per i lavoratori e per i servizi alle comunità locali".

"Troppe sono le incertezze", hanno denunciato le organizzazioni sindacali: "indeterminatezza sui tempi e sulle modalità attraverso le quali il Governo e le Regioni intendono portare a conclusione il percorso di riassetto territoriale, incertezza sulla complessiva tenuta del sistema (dopo i preoccupanti tagli apportati ai finanziamenti degli enti locali con la legge di stabilità 2015) e sulle effettive garanzie a salvaguardia dei livelli occupazionali e salariali".

Per questo l'assemblea ha indicato all'unanimità, approvando uno specifico ordine del giorno, la strada da percorrere: "Stato di agitazione di tutti i dipendenti provinciali e mobilitazione capillare a livello territoriale in ogni provincia con manifestazioni assemblee e presidi. E poi una manifestazione nazionale delle tre sigle sindacali entro il 31 marzo prossimo".

"Da governo centrale e governi regionali pretendiamo un radicale cambio di rotta", concludono Fp-Cgil Cisl-Fp e Uil-Fpl. "Per questo rivendichiamo l'apertura di un confronto serio che assicuri ai cittadini e ai lavoratori la piena sostenibilità del sistema e la salvaguardia occupazionale intervenendo, se necessario, anche normativamente per correggere i tagli finanziari a regioni, province e comuni".


Ufficio stampa CISL FP

 

Rassegna stampa

La Gazzetta 23 12
Libertà 23 12
La Repubblica 19 12
La Repubblica 18 dicembre
La Gazzetta di Parma
Libertà
La Cronaca di Piacenza
A Piacenza: lo striscione all'ingresso del Palazzo di Via Garibaldi
A Piacenza, il poster dei collaboratori delle cooperative che assicurano i servizi dei centri per l'impiego
A Piacenza: l'aula consiliare occupata
A Piacenza: il tavolo della Presidenza con Marina, Marco e Lella

Il Comunicato Stampa della Regione Emilia Romagna

16 gennaio 2015: Riordino - Bonaccini, Rossi e Petitti incontrano il sindaco metropolitano e i presidenti delle Province 

Bologna – “Si apre una legislatura costituente per dare vita ad un nuovo modello istituzionale per l’Emilia-Romagna attraverso un patto tra le istituzioni e partendo dalle esigenze dei cittadini e dei territori”. Così l’assessore al Bilancio e riordino istituzionale Emma Petitti nel corso del primo incontro in Regione, insieme al presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e al sottosegretario alla Presidenza Andrea Rossi, con il sindaco della Città metropolitana di Bologna Virginio Merola e i presidenti delle Province di Modena (Gian Carlo Muzzarelli), Rimini (Andrea Gnassi), Forlì-Cesena (Davide Drei), Reggio Emilia (Giammaria Manghi), Piacenza (Francesco Rolleri) e Ravenna (Claudio Casadio). Per Ferrara era presente il vice presidente Nicola Rossi e per Parma il consigliere Paolo Bianchi.

Per definire il tema del riparto delle funzioni e le aree vaste, entro i primi di marzo la Giunta regionale presenterà in Assemblea legislativa un  progetto di legge di riordino del sistema locale, nell’ambito della legge 56 del 2014 (la riforma Delrio) e in coerenza con le prospettive della riforma costituzionale del Titolo V. Nel contempo la Regione garantirà alle Province le risorse per garantire la continuità dei servizi.

“Lavoriamo insieme alle Province - sottolinea Petitti - e chiediamo al Governo di sostenere la proposta che l’intero sistema delle autonomie dell’Emilia-Romagna vuole avviare: e cioè l’istituzione di aree vaste dapprima funzionali e poi stabilmente strutturate. Vogliamo avviare un progetto di sperimentazione che possa essere anche un modello a livello nazionale, basandoci sul lavoro dell’osservatorio regionale previsto dalla legge nazionale e applicando le norme in vigore salvaguardando il mantenimento dei livelli occupazionali. E’ una sfida per non lasciare solo nessuno, garantire i servizi e avviare un percorso innovativo”.

Nei prossimi giorni si riunirà il tavolo di lavoro con l’assessore Petitti, i rappresentanti delle Province e i tecnici per definire il testo del progetto di legge.

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