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Progressioni economiche Comune di Parma

La questione relativa alla definizione del percorso delle Progressioni Economiche Orizzontali
continua a manifestare in maniera sempre più drammatica le proprie evidenti contraddizioni:
CISL FP e CSA avevano già evidenziato le criticità di un percorso che l’Ente, in maniera
irresponsabile, ha scelto di portare alle estreme conseguenze, arrivando addirittura al punto di
affermare che la procedura seguita è “assolutamente corretta” e che il “parere di Aran ne fornisce
conferma”, dichiarazioni queste apparse pubblicamente, malgrado siano palesemente in
contradizione con il responso ufficiale di Aran .
Aran (così anche come alcune sentenze ) sostiene una cosa completamente diversa da quanto
dichiarato dall’assessore Ferretti in un comunicato stampa e cioè, che ai fini della corretta
attivazione delle Progressioni Economiche Orizzontali , per un determinato anno è sempre
necessaria la preventiva sottoscrizione del contratto integrativo relativo a tale anno.
Nel caso del Comune di Parma, questa condizione imprescindibile e questa sequenza cronologia
dei fatti non si è verificata, e questo solo per rimanere nel tema del parere Aran .
La CISL FP e il CSA_RAL , in data 8 agosto u.s., alla luce dei contenuti del parere ARAN , che a
tutt’oggi riteniamo essere molto preoccupanti, ha chiesto al Comune di Parma una convocazione
urgente di confronto sindacale dando la disponibilità ad individuare una soluzione della vertenza
che fosse coerente con il quadro normativo e contrattuale, senza ricevere mai alcuna risposta, e
questo la dice lunga sulle tensioni non certe tra dirigenti, quanto piuttosto di altro ordine e genere .
Non solo l’Ente ha deciso di non confrontarsi direttamente con le Organizzazioni Sindacali, almeno
con quelle scriventi, ma ha “scelto di non scegliere”, prorogando la sospensione della procedura per
ulteriori 60 giorni, motivando questa ulteriore agonia col bisogno di avere i tempi necessari per la
definizione di tutti gli attori istituzionali coinvolti per la positiva risoluzione della procedura.
Eppure la giunta si è insediata da tempo e non c’era motivo di procrastinare la determinazione della
delegazione trattante di parte pubblica.
Alla luce di tutto questo crediamo veritiero, stavolta, scrivere che questa indolenza, agisce sulla
“pelle dei lavoratori”, di tutti i lavoratori però, perché nessuno, -visto il pasticcio- ha guadagnato
realmente alcuna garanzia o sicurezza .

Chiediamo che questo nuovo periodo di sospensione della procedura amministrativa non diventi
l’ennesimo tempo vuoto e perduto in attesa di un giudizio finale che , se arriverà , forse potrebbe
essere emesso dall’ Amministrazione in via unilaterale.
Il CSA Parma, non ha mai firmato nulla, né pre-accordo né accordo e questa è una certezza
incontrovertibile, malgrado avessimo speso tutta la nostra buona volontà nel proseguire nei
“lavori in corso” perché le PEO sono importantissime e vanno gestite con cura e con attenzione .
La Cisl FP, un a volta verificato, di come si costituiva questo “meccanismo”, ha deciso di non
aderire, dichiarandolo pubblicamente e continuamente, pur rendendosi disponibile ancora una volta,
in accordo anche con il CSA, di sedersi ad un tavolo e “trovare un accordo” .

Perché il punto è solo questo...gli incontri tra Delegazione Trattante di Parte Pubblica e di Parte
Sindacale, sono la sintesi della Rappresentanza di tutti i lavoratori.
Lo ripetiamo ancora una volta : abbiamo inviato tramite Rappresentanza Legale, un quesito al
Comune in merito al percorso PEO; Aran ha espresso “parere negativo” sul procedimento PEO; le
graduatorie sono state pubblicate “oscurate” da nomi e cognomi, fatto sbalorditivo, il Dirigente
responsabile a termini di legge è stato esautorato, è stato creato ad hoc un Comitato che non trova
diritto di cittadinanza alcuna a noi nota.


E qui ci fermiamo ...


Per CSA Parma Laura Ganzerli per Cisl Fp Elisabetta Oppici