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Primo Maggio Festa del Lavoro

01/05/2016

PIÙ VALORE AL LAVORO

CONTRATTAZIONE OCCUPAZIONE PENSIONI

A PIACENZA La festa dei lavoratori del Primo Maggio vedrà celebrazioni nel capoluogo e a Monticelli. In città appuntamento alle ore 8.30 in Via Caduti sul lavoro per l’omaggio al monumento dedicato alle vittime di incidente sul lavoro. Dalle 9.30 in Piazzale Genova inizia la formazione del corteo e la sfilata con la Banda Ponchielli. Alle ore 11 in Piazza Cavalli, a nome di Cgil Cisl e Uil il comizio principale, introdotto da Marina Molinari,  Segretario generale aggiunto CISL PR e PC.

 

IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE A PARMA

Ore 9.30       Concentramento dei lavoratori e cittadini a Barriera d’Azeglio.
Ore 10.00      Corteo con il corpo bandistico “G. Verdi”. Deposizione corone al monumento al Partigiano e alla lapide ai Caduti.
Ore 11.00     Comizio conclusivo in Piazza Garibaldi di Nicola Turco, segreterio generale nazionale UILPA; presentazione di Federico Ghillani, Segretario generale CISL PR e PC.

BORGO VAL DI TARO

Ore 11  Comizio conclusivo di Paolo Bertoletti, segr.gen. SPI CGIL Parma; presentano Sonia Cardinali, responsabile di zona CISL

Anche quest’anno il Primo Maggio a Borgotaro avrà una valenza comprensoriale: saranno presenti i gonfaloni dei comuni di Bedonia, Compiano, Albareto, Tornolo, oltre a quello di Borgotaro.

COLORNO

Ore 11.30    Comizio in Piazza Garibaldi di Giulio Guatelli, segretario provinciale FIRST CISL PR e PC. Seguirà rinfresco.

LANGHIRANO

Ore 11.00    In Piazza Ferrari (di fronte al Municipio), i sindaci di Langhirano e Felino porteranno i saluti dell’Amministrazione comunale, seguiti dal comizio conclusivo di Michele Franco, della segreteria FIT CISL PR e PC.

FIDENZA

Ore 11.00    Saluto dell’Amministrazione Comunale e comizio conclusivo di Baldo Ilari, segretario generale FNPCISL Parma; presentazione di Vincenzo Vassetta, segretario Camera del Lavoro di zona.

 

INTERVENTO FIM CISL A PIACENZA


Ciao a tutti, sono Gabriele, dipendente della Bolzoni di Podenzano e faccio parte del direttivo Fim Cisl di Parma e Piacenza.

Noi oggi ci troviamo in questa piazza per la festa del lavoro, anche se per noi metalmeccanici forse c'è poco da festeggiare, visto che ormai da mesi siamo al tavolo delle trattative per il rinnovo del contratto, un contratto che, come più volte ho sentito dire, è il più difficile degli ultimi 30/40 anni.

Da una parte Confindustria che ci dice sì: sulle regole sul diritto alla salute, sul diritto alla studio se ne può discutere, ma per l’aumento salariale assolutamente no. Anzi ci hanno detto che dovremmo essere noi a restituire un pò di soldi visto che negli ultimi anni abbiamo avuto la deflazione, ma io forse vivo su un altro pianeta, perché saremo stati, e tutt’ora dicono che siamo, in deflazione, ma col mio stipendio qualche anno fa vivevo decentemente, mentre ora fatico ad arrivare alla fine del mese.

Confindustria ci dice che gli unici aumenti disponibili a trattare sono quelli per i lavoratori sotto la soglia di contratto, mentre per tutto il resto si demanda ad un contratto di secondo livello…ma se noi guardiamo anche soltanto alla piccola realtà del territorio piacentino solo il 30% delle aziende può andare ad un tavolo di trattative per il restante viene lasciato tutto all'individualismo dei dipendenti che se sono fortunati qualcosa conquistano oppure per i prossimi anni il loro stipendio resterà invariato.

Il governo ci dice che ha ridotto le tasse al mondo del lavoro ed è vero, il problema è che non le ha ridotte ai lavoratori ma bensì alle imprese, anche perché sa benissimo che le tasse le paghiamo noi e i pensionati, noi non possiamo evadere il fisco visto che paghiamo prima di prenderli, noi non siamo agevolati con le detrazioni: il mio datore di lavoro può scaricare le spese per la macchina aziendale, io, che ne ho bisogno per recarmi al luogo di lavoro, invece no e questo è solo uno dei tanti esempi che si potrebbero fare, e tutto ciò fa sì che molti imprenditori alla fine possano dichiarare meno dei dipendenti.

Un altro punto dolente sono le pensioni: chi come me ha iniziato a lavorare molto giovane, sono almeno 5/6 anni che la rincorre visto che quando ho iniziato a lavorare 40 anni fa, lo stato mi diceva: tu paghi i contributi per 35 anni io poi ti do la pensione...alla soglia dei 35 mi hanno detto no! Ora sono 40 poi 41 adesso 43 e mezzo, ma io mi ritengo ancora fortunato perché ci andrò con un importo ancora dignitoso a differenza di chi ci andrà fra qualche anno e non possiamo non pensare ai giovani che iniziano ora a lavorare.

Per concludere, vorrei esprimere il mio disappunto sull'adesione allo sciopero indetto unitariamente dai metalmeccanici dopo anni: dal mio punto di vista l’adesione è stata troppo bassa…visto che in fabbrica continuo a sentir dire che se va male la colpa è del sindacato, che il sindacato non fa più niente ecc. ecc.

Mi stupisco che quando cerchi aiuto per farti sentire nelle piazze ti senti dire: “ma io sto bene così”. Ma è stupefacente, scusate! Io mi ricordo mio padre che alla fine anni ‘60 faceva era sempre a protestare davanti alle fabbriche quando c’era bisogno, non mancava ad uno sciopero per riuscire ad ottenere quei diritti che noi oggi stiamo perdendo...e quando mi lamentavo, perché per giorni si mangiava pane e patate, mi diceva... “è vero, oggi piangi ma domani mi ringrazierai”...invece noi non pensiamo più al domani non pensiamo più ai nostri figli anzi c’è chi si accontenta dei soldi recuperati per non aver fatto sciopero... magari ai figli è stata comperata una ricarica e ci hanno detto grazie ma di questo passo tra qualche anno ci diranno ancora grazie o piangeranno?

E comunque evviva i lavoratori e il sindacato! Buon primo Maggio!

 

 

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