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Le donne della Cisl si rivolgono ai candidati sindaco di Piacenza

L'appello delle donne della Cisl

Lettera aperta ai Candidati a Sindaco del Comune di Piacenza 

I Coordinamenti Femminili della Cisl di Parma e Piacenza e dell'FNP Cisl, in occasione delle imminenti votazioni amministrative, desiderano portare sollecitazioni e proposte ai sette candidati a Sindaco della città di Piacenza, in merito a temi ed ambiti che toccano profondamente interessi e identità di genere. 

Per la peculiarità della propria “ mission”, che è la promozione della partecipazione delle donne alla vita attiva del Paese e l’affermazione dei principi di parità e di pari opportunità al fine di creare una società più giusta e aperta nei confronti delle donne e dei giovani, si invitano i Candidati a Sindaco a impegnarsi fin da ora nella propria campagna elettorale a fare proprio tale principio e  nominare nella propria Giunta  in caso di vittoria elettorale, il cinquanta per cento di rappresentanza di genere.

Un segnale particolarmente  incisivo e positivo sarebbe inoltre la nomina in Giunta di giovani donne anche senza una esperienza politico-amministrativa, ma con esperienza curricolare. 

I nostri Coordinamenti Femminili ritengono opportuno  che nella prossima “Casa Comunale”  venga  istituito e reso operante il Comitato Unico di Garanzia per le Pari Opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni, così come previsto dall'art.57 del D.L. 165/2001 modificato ed integrato dall'art.21 della Legge 183/2010. 

La violenza di genere è purtroppo una piaga presente anche nella nostra città con numeri sempre più significativi, e poiché e anche compito delle Istituzioni vigilare, monitorare, intervenire e prevenire, chiediamo che sia resa fattiva l'agevolazione all'accesso delle Case Popolari da parte di donne vittime di violenza certificata e con figli minori attraverso il riconoscimento di un “punteggio” ad hoc e di un canale di accesso privilegiato rispetto ad altre casistiche.

Tale richiesta era già stata formulata dai nostri Coordinamenti nei confronti dell'Acer e della precedente Giunta, ma accolta solo parzialmente: riteniamo infatti che la capacità di sottrarsi a forme di violenza familiare passi soprattutto attraverso la possibilità di uscire dalla casa dove questa avviene.

Proponiamo anche che venga istituito  un “Osservatorio Permanente “ sulle famiglie monoparentali che sia in grado di monitorare le loro diverse situazioni intervenendo sui casi di disagio e sostenendole con servizi adeguati.

 Con riferimento ai dati dell'occupazione femminile evidenziamo che la sua crescita negli ultimi anni ( con una battuta d'arresto nella fase più acuta della crisi ) non ha prodotto sostanziali modificazioni: le donne continuano a farsi carico del lavoro di cura e sono penalizzate in ambito lavorativo.

Spesso si tratta di occupazioni sommerse o instabili e il rischio che ne deriva è quello di cronicizzazione della marginalità lavorativa, soprattutto per le donne meno istruite.

Dal momento che i carichi di lavoro familiare incidono sul tempo che le donne possono dedicare al lavoro remunerato e sulla gamma di occupazioni che possono prendere in considerazione, l'Ente Comunale dovrebbe essere il “portavoce sensibilizzatore” di  alcuni istituti contrattuali previsti dalla legge quali il part time e il telelavoro, che spesso vengono osteggiati sia dai datori pubblici che privati: essi infatti permettono di conciliare l'attività lavorativa con le esigenze familiari e costituiscono un valido aiuto per le donne a cui è affidata la cura di figli o genitori anziani.

Poichè siamo convinte che la presenza femminile nel mondo del lavoro passi specialmente attraverso servizi efficienti di welfare sollecitiamo: l'ampliamento di asili nido pubblici o a controllo pubblico, servizi di trasporto nella zona nel polo logistico in cui operano tante donne, e l' attivazione di servizi che rendano la nostra città veramente degna di essere definita  “Città a sostegno delle bambine e dei bambini”.

 

 

 

 

La risposta della candidata Patrizia Barbieri

Patrizia Barbieri (centrodestra): Tutelare e valorizzare le donne, risorsa della società 

“Ho ricevuto e letto con attenzione il documento che i coordinamenti femminili della Cisl di Parma e Piacenza e dell’FNP Cisl hanno redatto e sottoposto ai candidati sindaco, rivolto in particolare alla tutela dell’universo femminile. Non solo perché sono donna, ho apprezzato e condivido i contenuti dello stesso, essendo più che convinta che il ruolo della donna nella società, sia nella sfera familiare che in quella lavorativa e pubblica, sia una risorsa imprescindibile che va difesa e tutelata”.

Lo sostiene Patrizia Barbieri, candidata sindaco per il centrodestra, che entra nel merito del suo programma elettorale per rispondere alle sollecitazioni della CISL: “Ho già avuto modo in questa campagna elettorale di toccare alcuni punti programmatici che vanno proprio nella direzione di tutelare il ruolo della donna, madre, moglie e lavoratrice in questa società. Mi riferisco a piccoli interventi che magari possono sembrare banali, ma che ritengo fondamentali, quali l’impegno per la conciliazione dei tempi casa-lavoro, come il sostegno a pratiche di telelavoro o part-time. E ancora l'incentivo alla creazione di asili nido nei posti di lavoro, a partire dall’azienda sanitaria e la predisposizione di voucher per quelle mamme che non si avvalgono degli asili nido, ma crescono i propri figli in casa. Nell’ottica di facilitare la vita alle donne in gravidanza ed alle neomamme, abbiamo inoltre inserito nel programma elettorale l’impegno al rilascio di un tagliando della validità di 15 mesi (9 mesi per la gravidanza e 6 da neomamma) che permette di parcheggiare gratuitamente in posti a loro riservati”. 

"Oltre al primario discorso sulla sicurezza - continua la candidata per il centrodestra - che nei luoghi pubblici riguarda gli uomini come le donne, anche se ovviamente queste sono più fragili e indifese, ho già preso posizione per quanto riguarda il sostegno necessario al Telefono Rosa, oggi messo in discussione dalla scarsa attenzione dell'amministrazione di centrosinistra. Lo stesso fornisce un servizio fondamentale di tutela fisica e psicologica delle donne vittime di violenza in particolare in ambito familiare che non può essere disperso".