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ANNAMARIA FURLAN ELETTA SEGRETARIO GENERALE DELLA CISL

Il Consiglio Generale della Cisl, riunito oggi a Roma, ha eletto Annamaria Furlan nuovo Segretario Generale aggiunto della Cisl. E' stato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni a proporre l'elezione della Furlan per il nuovo ruolo di segretario generale aggiunto della Cisl. "E' una scelta quella di Annamaria Furlan per dare più forza e continuità alla gestione dell'organizzazione - ha sottolineato Bonanni nel suo intervento- nel modo più equilibrato possibile ed in piena unità interna. Furlan è la persona giusta che con il suo comportamento coerente ed il suo lavoro di questi anni rappresenta la garanzia di una continuità dell'azione politica e sindacale della Cisl".

Cinquantasei anni, genovese, Annamaria Furlan ha iniziato la sua attività sindacale nel 1980 come delegata del Silulap, la categoria Cisl dei lavoratori postali di cui poi è divenuta Segretaria provinciale e regionale. Successivamente Furlan ha guidato la Cisl di Genova e la Cisl regionale della Liguria. Dal 2002 è Segretario Confederale della Cisl dove si occupa del settore terziario e servizi, che comprende: commercio, turismo, banche, assicurazioni, telecomunicazioni, spettacolo, editoria, trasporti, poste, authority, politiche agroalimentari ed energetiche.

"Sono molto contenta e ringrazio Bonanni e tutta la Cisl per avermi scelto - ha detto Annamaria Furlan, subito dopo essere stata eletta segretario generale aggiunto. 
"Abbiamo fatto cose grandiose ed inedite insieme a Bonanni in questi lunghi anni, superando con coraggio prove difficili, prima da soli e poi facendo diventare le nostre idee quelle di tutti. La Cisl di Bonanni ha avuto la capacità non solo di intuire le cose importanti da cambiare nel nostro paese, ma anche la capacità di mobilitarsi da sola", ha aggiunto Furlan. "Oggi per contrastare il declino del paese e la sfiducia dei cittadini, abbiamo bisogno di tornare tra i lavoratori ed i pensionati e proporre il nostro modello sociale e sindacale, interpretando i bisogni e le speranze delle persone che rappresentiamo. Dobbiamo far riscoprire il valore e l'importanza dei corpi intermedi perché negare la rappresentanza significa mettere a rischio la democrazia".

"Lascio in un momento interessante della vita sociale e politica del Paese". Così Raffaele Bonanni, segretario generale dimissionario della Cisl nel suo intervento al Consiglio generale della Cisl riunito a Roma per eleggere il nuovo leader di Via Po. Unico rammarico, la distanza con le altre organizzazioni sindacali, in particolare, con la Cgil. "La vicenda dei rapporti tra le organizzazioni sindacali mi ha molto pesato - ha affermato Bonanni. Pur essendo orgogliosamente cislino so che le realta' devono mettersi d'accordo ma è qui che ogni volta 'casca il mulo'. non si riesce a farlo e questo e' il mio rammarico. Senza unità si rischia di prestare il fianco ai poteri forti che hanno sfasciato i partiti e vogliono sfasciare anche i sindacati"."Ma "le donne sono molto attente e volitive e anche identitarie e quindi puo' darsi, anzi spero, che questo possa favorire i rapporti, ma mettera' in luce anche le diversita'. Poi l'intelligenza riuscira' a coniugarle" ha aggiunto in riferimento ai futuri rapporti con la Cgil alla luce del fatto che anche al vertice della confederazione di via Po dovrebbe arrivare una donna, Anna Maria Furlan.

"Noi siamo per l'unità, ma quella vera le false unità indeboliscono il sindacato - ha tenuto a precisare Raffaele Bonanni auspicando che la Cisl "possa disporre di una unità interna, non fatta di facciata e che permetta ad ognuno di dare generosità e garantire consenso al nuovo segretario generale Annamaria Furlan per sostenere la battaglia che la Cisl sta portando avanti in questo difficile momento per il paese. "Finora siamo riusciti a mantenere una posizione molto solida che vi invito a mantenere forte nel tempo. Le sorti della democrazia sono anche nelle nostre mani". E commentando l'incontro di ieri a palazzo Chigi con il premier Renzi: "Tanto tuonò che piovve - ha detto Bonanni riferendosi alla tanto attesa decisione di Renzi di incontrare le parti sociali. "Ci sono convergenze, ne troveremo altre. Il dialogo è importante, non potevamo essere l'unico paese in Europa senza dialogo sociale. E se il dialogo si fa senza accettare veti fa bene al Paese e rafforza l'economia. Questa è l'unica strada. Ma ci vuole disponibilità e molta umiltà da parte di tutti".

(8 ottobre 2014)

Leggi la relazione di Annamaria Furlan , dopo l'elezione del Consiglio Generale a Segretario Generale della Cisl

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Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, alla guida del sindacato dal 2006, annuncia le sue dimissioni al gruppo dirigente accelerando così la successione prevista per il 2015. "La decisione delle mie dimissioni - ha detto Bonanni ai vertici del sindacato - sono frutto di una meditazione profonda e non perchè siano mancati fiducia e consenso di tutto il gruppo dirigente". Con ciò decadrà tutta la segreteria confederale ed inizia un percorso che porterà al rinnovamento dei vertici di Via Po, con il Consiglio generale che, con ogni probabilità si riunirà l'8 ottobre per la ratifica delle dimissioni di Raffaele Bonanni e l'elezione del nuovo segretario generale.

"La mia scelta scaturisce dalla necessità di avviare una rimodulazione dell'assetto organizzativo della Cisl con una discussione aperta", ha precisato Bonanni. Servirà "non solo per salvaguardare la Cisl ma tutto il Paese in un momento in cui sta saltando tutto".

Un forte segnale di ricambio generazionale (in pole, per ricevere il testimone da Bonanni c'è l'attuale segretario generale aggiunto, Annamaria Furlan) che arriva in un momento delicato per le relazioni sociali ed il mondo del lavoro in generale.

"Già alcuni mesi fa avevo indicato Annamaria Furlan come mio successore", ha sottolineato Bonanni. "La sua elezione a segretario generale aggiunto a larghissima maggioranza è stata la dimostrazione della grande unità della Cisl, credo che bisognerà continuare su questa strada consolidando la piena unità", ha aggiunto.

Anche sul Jobs Act "la posizione della Cisl non cambia", dichiara Bonanni. "Ciò che conta per noi è che le persone in condizione di maggiore precarietà trovino un'adeguata risposta ai loro bisogni".

Roma, 08/10/2014, 10:00