Un passo in più verso la costruzione di un sistema che sia di supporto ai cittadini vulnerabili e con fragilità che non necessitano di una vera e propria presa in carico da parte dei Servizi. Un welfare generativo, di comunità che offre servizi ‘leggeri’ che non si sostituiscono a quelli Istituzionali ma che si affiancano, che si mettano in ascolto, che offrano orientamento, accompagnamento, supporto alla domiciliarità, che intercettino i bisogni agganciando il cittadino in condizione di marginalità ed eventualmente possano orientarlo verso il servizio più appropriato. I Punti di Comunità sono un esempio concreto di come sia possibile e realizzabile la messa in rete delle risorse pubbliche esistenti sviluppando azioni capaci di produrre nuove modalità di supporto attraverso l’attivazione dei cittadini e del terzo settore” – Laura Rossi, assessore al Welfare del Comune di Parma.
“L’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma crede in questo progetto perché una forte rete solidale sul territorio integra e rafforza i percorsi di cura e la presa in carico delle persone in un momento di fragilità come può rivelarsi la malattia” - Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.
“Questo progetto punta a promuovere e sostenere le reti informali tra persone e nel volontariato, così presenti e attive nei quartieri della città, collaborando con queste realtà alla costruzione di un nuovo welfare di comunità più solidale, un obiettivo condiviso per il quale i Servizi Ausl e le Case della Salute sono da tempo impegnati nell’ambito del nuovo Piano sociale e sanitario regionale”- Elena Saccenti, direttore generale Azienda Usl di Parma.
“Il progetto Parma WelFARE vuole facilitare l’accesso ai servizi già presenti sul territorio con lo sviluppo di una rete di prossimità, sperimentando così una mirata integrazione tra figure professionali e volontarie: i Punti di Comunità ben interpretano tale vision in quanto presidi animati da volontari che alimentano quotidianamente azioni di supporto alla fragilità e alla solitudine” - Gino Gandolfi, presidente di Fondazione Cariparma.
“Un progetto che è testimonianza esso stesso della generatività del volontariato: la combinazione tra le competenze di istituzioni, associazioni e volontari, ha dato vita a una sapiente tessitura di relazioni che accorcia le distanze tra cittadini e istituzioni e tra le persone. I Punti di Comunità sono organizzazioni “destrutturate” in cui ciascuno può collaborare nel modo che gli è più affine, nel tempo che ha a disposizione. È importante esserci, è stimolante mettersi alla prova, è rassicurante dire a chi è solo o in difficoltà che Parma c’è” - Elena Dondi, presidente di Forum Solidarietà
"Il Progetto ha un alto valore sociale e etico, che non sostituisce il welfare pubblico, ma innesca un circolo virtuoso fra l'azione del volontario e i bisogni della collettività più fragile" – Mariolina Tarasconi, segretario generale UIL Parma.
“Insieme agli altri partner pubblici e del privato sociale entriamo in una fase strategica del progetto parma welFARE. Anche il sindacato CISL si mobilita sulla città per un grande obiettivo di partecipazione. Si tratta di coinvolgere direttamente lavoratori, pensionati, disoccupati per costruire tutti assieme welfare di comunità, reti sociali e relazioni di prossimità. Un progetto collettivo che ci impegnerà nei quartieri e nei Punti di Comunità secondo principi semplici e quotidiani: solidarietà, prevenzione, inclusione. Energie di nuovi volontari di comunità che si aggiungeranno a quelle già esistenti rafforzandole. In altre parole un’opportunità per la città e i suoi abitanti, che la nostra comunità saprà sicuramente cogliere e promuovere con entusiasmo e senso di responsabilità per migliorare il benessere di tutti” – Federico Ghillani, segretario generale CISL Parma Piacenza.
“Il Consorzio Solidarietà, partner del progetto parma welFARE, vede nel sistema dei Punti di Comunità la concreta possibilità per esprimere il potenziale di welfare generativo di un territorio: il sistema dei servizi si completa con la corresponsabilità dei cittadini verso il ben-essere della collettività”. - Fabio Faccini, presidente Consorzio Solidarietà Sociale.