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OPERAIO UCCISO A PIACENZA
MAI PIU’ MORTI NELLA LOGISTICA
Rinnoviamo il nostro cordoglio per la morte ingiusta e inaccettabile del lavoratore della logistica a Piacenza presso il sito Gls. Ma il cordoglio non basta più. Questo episodio serva per portare alla luce le tragiche condizioni in cui versa il settore della logistica e del trasporto delle merci. Purtroppo quella di Abd Elsalam Ahmed Eldanf è una morte annunciata: da tempo infatti la logistica è tormentata da forti tensioni sociali causate da illegalità diffusa, corruzione e mancato rispetto dei diritti contrattuali, in particolare orari e turni di lavoro massacranti per stipendi da fame e flessibilità non contrattata. Anche la politica e le istituzioni nazionali, regionali e locali dovrebbero finalmente prendere coscienza di questa piaga sociale occultata, perché avviene fuori dalle città, all’ombra dei capannoni. Si parla tanto di logistica come volano dello sviluppo economico del Paese, ma questo obiettivo è irraggiungibile a queste condizioni, senza ridare dignità e cittadinanza ai lavoratori e alle lavoratrici coinvolti, con dinamiche che sono spesso equiparabili al caporalato. Come Fit-Cisl proviamo a dare una risposta ai lavoratori e alle lavoratrici anche attraverso la nostra nuova sede inaugurata proprio a Piacenza, cuore della logistica italiana. L’episodio di oggi non deve trarre in inganno, ha messo di fronte due categorie di lavoratori, facchini e camionisti, che inseriti nella stessa catena lavorativa, per ragioni diverse sono vittime dell’erosione dei diritti e delle tutele del lavoro da infinite catene di appalti e sub appalti i primi, dalla concorrenza sleale dei vettori dell’est Europa i secondi.
E’ ora di dire basta una volta per tutte: politica, istituzioni, parti sociali, con il contributo delle forze preposte all'ordine e alla sicurezza pubblica, devono affrontare il problema affinché eventi drammatici come quelli di oggi non accadano più e vengano ripristinate condizioni civili e legali nel settore, che è il cuore economico del Paese.
maurizio diamante - coordinatore CCNL trasporto merci e logistica
COMUNICATO STAMPA
“Cordoglio e vicinanza alla famiglia, ma a ognuno le proprie responsabilità”
Tutta la Cisl esprime cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio egiziano ucciso da un camion ieri in tarda serata mentre stava picchettando all’esterno di un’azienda di logistica a Piacenza. “Una tragedia immane, la vita è un valore da preservare sempre, al di sopra di ogni interesse di parte enon è accettabile che ancora oggi si possa morire sul lavoro e per il lavoro”, ha commentato Giorgio Graziani, segretario generale della Cisl Emilia-Romagna.
“Ora – ha continuato Marina Molinari, segretario generale aggiunto della Cisl di Parma e Piacenza - la magistratura e le autorità giudiziarie facciano piena luce su questi terribili accadimenti, tuttavia, al di là di questa innegabile tragedia, ognuno si prenda le proprie responsabilità. E’ agli atti che da tempo la Cisl e la Fit Cisl territoriali segnalano la grave situazione di conflittualità e di intimidazione che si vive in azienda, tanto che in più occasioni sindacato e delegati sindacali hanno sporto denunce alle autorità di pubblica sicurezza. E a niente sono valse le continue richieste che abbiamo fatto alla stessa azienda, e alle cooperative che si sono succedute, per favorire un clima di legalità. Non ci è stata data mai alcuna risposta, anzi con il passare del tempo gli animi si sono esacerbati e si è moltiplicato il clima di divisione, di prevaricazione e di lacerazione interna che questa notte ha trovato il suo drammatico apice nella morte di un lavoratore”.
“Rimane ora il profondo dolore per la tragedia di ieri sera, sperando però che la morte di questo lavoratore non sia strumentalizzata da nessuno, ma costringa almeno a riportare tutti sulla strada della ragione e del dialogo ripristinando al più presto il rispetto e la dignità del lavoro e dei lavoratori, in particolare in questo settore così esposto all’irregolarità e alla frammentazione”, ha concluso Antonio Postorino della Fit Cisl Presidio di Piacenza.
Piacenza, 15 settembre 2016