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APPELLO AL VOTO EUROPEO

Carissime amiche e amici,

nei prossimi giorni si svolgeranno le elezioni europee, in un momento storico dominato da contrapposizioni e lacerazioni politiche, ma anche da una grande ed oggettiva fragilità sociale. Le diseguaglianze sono cresciute negli ultimi anni, la gente ha paura: avverte instabilità, si sente destabilizzata dal cambiamento sempre più rapido, dalle mutazioni tecnologiche e sociali che spesso si faticano ad interpretare.

Il ritorno ai nazionalismi e la volontà di smontare la casa europea sarebbero però una scelta sbagliata e pericolosa.

Abbiamo bisogno invece di un’Europa più sociale, più equa. Ma è necessario uno slancio collettivo per conquistare una nuova fase di sviluppo basata su un’economia più sostenibile e sulla tutela dei diritti dei singoli e delle comunità in cui le persone si mettono in relazione per creare capitale sociale. Sono diventate urgenti politiche industriali e di investimento europee, tese a raccogliere le sfide economiche e dell'ambiente, che diano priorità agli investimenti nelle infrastrutture sostenibili, nella ricerca e nello sviluppo, nella tecnologia climatica e nelle risorse rinnovabili.

Talvolta vediamo l'Europa come un'istituzione lontana che ci appare ininfluente rispetto alla nostra vita e alla nostra quotidianità, ma in realtà le future scelte dell’Unione Europa possono migliorare o peggiorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini italiani. L’Europa ha portato regole comuni sulla parità fra uomo e donna e norme che tutelano il lavoratore nel caso di licenziamenti collettivi. La legge che pone limite alle proroghe dei contratti a tempo determinato, nasce in sede europea. Ma molto deve essere ancora fatto, come impedire la concorrenza tra stati membri attraverso ribassi sulla tassazione per conquistare l’insediamento dei centri direttivi delle aziende. L’Europa per tanti aspetti ancora non c'è, ma va costruita perché è necessaria. C’è bisogno di un’Europa che non sia solo quella dell’euro ma un’area con regole condivise che valgano anche sul piano sociale. L’ Europa dei popoli, non degli egoismi nazionali. Di più: l'Europa del lavoro e delle persone.

Proprio per questo la Cisl - insieme a Cgil e Uil e a Confindustria - ha sottoscritto un documento con cui si chiede ai candidati italiani che verranno eletti al Parlamento Europeo di occuparsi prioritariamente di unire persone e luoghi in Europa, di dotare l’Unione degli strumenti per competere nel nuovo contesto globale, di potenziare la rete di solidarietà sociale europea, sviluppare il dialogo sociale e la contrattazione a livello europeo.

La Cisl di Parma e Piacenza rivolge un appello al voto ai propri associati e ai cittadini esortando ad un voto consapevole e capace di dare un segnale forte a favore del lavoro e di una maggiore giustizia sociale.

 

Segreteria Cisl Parma Piacenza